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"Questi racconti hanno fermato il rumore. Hanno fatto il silenzio attorno a me e mi hanno permesso di immergermi in un'atmosfera d'altri tempi, dove pure la presenza della malattia, della morte, della guerra, del dolore giunge ovattata da una percezione tutta femminile del tempo e della sua ciclicità. Femminile è dunque questo libro, all'ennesima potenza: ciascuna stagione della vita femminile vi è rappresentata, cosi come ciascuno dei rapporti importanti nella vita relazionale e affettiva delle donne. [...] Un "io ricordo" pervade queste pagine, avvolgendole nell'alone della lontananza e del mito. Una scrittura sicura e piana, potente, tiene ben dritto il timone di questo viaggio à rebours. Svela con parole "semplici" (e la semplicità è la dea protettrice invocata da queste pagine) l'aria di mistero che sta dietro ogni apparenza. La discrezione è l'altra grande presenza segreta: il garbo dei modi, altra dimensione svanita dalle nostre vite accelerate, così come la solitudine, semplicità, sensibilità, sincerità che vi si incontrano spesso accanto a parole esse stesse silenziose, discrete, gentili." (dalla Prefazione di Loredana Magazzeni) "Dalla lettura degli undici racconti di questa raccolta emergono, come fonte di ispirazione e presenza costante, la vita, l'ambiente, la natura, i rapporti interpersonali propri della civiltà contadina nella quale i personaggi sono immersi. [...] L'amore per le proprie radici e la struggente nostalgia per il distacco accompagnano i personaggi che la scrittrice e poetessa Roberta Parenti Castelli sparge lungo quella geografia affettiva, come ha definito lei stessa - con espressione originale e delicata - i luoghi dell'infanzia e dell'ispirazione poetica gravitanti intorno a Sant'Andrea e agli altri centri lungo la valle del Savena." (dalla Postfazione di Domenico Benni)